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Mizaru e Kikazaru del mondo della scuola |
Le due scimmiette “Mizaru” e "Kikazaru"
del mondo della scuola
Dopo aver lavorato una vita nella scuola ed essere in
pensione da diversi anni,
vedere e
sentire quello che accade oggi nelle aule scolastiche mi rattrista e mi
addolora profondamente. Per questo, forse con fare presuntuoso (ma mi scuso)
voglio riportare un estratto di un mio contributo al Forum, aperto dall’allora
ministro Moratti, datato 20-12-2001 dal titolo “Diritto
allo studio o diritto al diploma?” che preannunciava e denunciava quanto sta
accadendo.
“Per troppi anni si è voluto confondere il "diritto allo studio" con il "diritto al diploma".Il diritto allo studio è cosa sacrosanta; tale non è il diritto al diploma. Questa confusione, ha messo in moto un meccanismo d'appiattimento e livellamento verso il basso che ci ha portato ad occupare posti bassissimi nella graduatoria dell'Ocse (giornali del 05.12.01). Se è vero che la ricchezza di pensiero appartiene alla diversità, qualsiasi livellamento, uniformando, impoverisce. Tanto è avvenuto nella nostra scuola. "
E più oltre
“Moltissimi
nostri giovani, parcheggiati nelle varie scuole, hanno il motore cerebrale
spento a seguito di un processo di disalfabetizzazione che ha dato vita ai corsi
IDEI, così detti di recupero, per regalare, alla fine dell'anno scolastico,
promozioni immeritate senza sforzo e senza impegno. La maggioranza degli
studenti è, generalmente, scarsamente motivata verso uno studio serio e
responsabile; mentre i pochi che lo sono (per fortuna ce ne sono) si sentono
frustrati nelle loro aspirazioni culturali tanto da sentirsi degli emarginati e
dei falliti perché la scuola, per diversi anni compie un continuo e costante
processo di spersonalizzazione dell'allievo che si conclude con un esame di
maturità, ridicolo, che sancisce, certificandola, la formazione di una società
di furbi somari e onesti falliti.”
Ed ancora
“Gli
insegnanti si sentono succubi di un potere che li ha prima espropriati, della
funzione formativa e poi delegittimati nel loro operare trasformandoli in Golem
tuttofare (leggi pluriabilitati) attribuendo loro, comunque, qualità
taumaturgiche con le quali risolvere ogni problema del sociale. Ne discende che
gli insegnanti sono i soggetti più frustrati perché costretti, continuamente, ad
operare ipocrite scelte tra diverse falsità.
E concludevo:
“E' assolutamente
necessario riattivare il motore intellettivo di tutti i nostri studenti,
stimolarli allo studio perché la scuola torni a produrre cultura per una società
ed uno Stato che hanno bisogno di rimettere in moto tutta l'intelligenza dei
propri cittadini, intelligenza che è fonte di inestimabile ed inesauribile
ricchezza sia per il singolo sia per la collettività nazionale.”
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