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MISTIFICAZIONE DI RUOLI CON ESPROPRIO CONTINUO DELLA FUNZIONE DOCENTE |
Pur essendo, ormai, in pensione sono rimasto negativamente colpito dalla sentenza del Consiglio di Stato la quale ha stabilito che copiare non è più reato perché l’esame porta con sé “ansia”.
L’attuale mistificazione di ruoli nella società ha generato questa ennesima espropriazione della funzione docente da parte di un organo che nulla ha a che fare con pedagogia, scuola e educazione.
Platone (427-347 a. C.) La Repubblica. “E avviene . . . che
il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui, che
i giovani pretendano gli stessi diritti, le stesse considerazioni dei vecchi, e
questi, per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani. In questo clima
di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo per nessuno. In mezzo
a tale licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia”.
Nel 2001,
quando ero ancora in servizio, in una mia riflessione sulla funzione docente si
leggeva:”
Gli
insegnanti si sentono succubi di un potere che li ha prima espropriati della
funzione formativa e poi delegittimati nel loro operare trasformandoli in Golem
tuttofare attribuendo loro, comunque, qualità taumaturgiche con le quali
risolvere ogni problema del sociale. Ne discende che gli insegnanti sono i
soggetti più frustrati perché costretti, continuamente, ad operare ipocrite
scelte tra diverse falsità”.
Nel 2008 la Corte di Cassazione sentenziava che minacciare di
bocciatura uno studente è reato perché “l’ingiusta prospettazione di una
bocciatura rappresenta una delle peggiori evenienze” sanzionando il
comportamento del docente perché “idoneo a generare forti timori, incidendo
sulla libertà morale” degli studenti.
Nel 2012 il Consiglio di Stato stabilisce che chi copia non
va punito perché la prova d’esame crea uno “stato d’ansia”. Viene da pensare che
chi sostenga ciò non ha mai affrontato esami perché ciò è nella natura umana e
se la scuola, oltre le conoscenze disciplinari, deve insegnare ad attraversare
la vita ben vengano queste situazioni ansiogene perché il loro superamento
rafforza l’autostima e fa maturare lo studente nella consapevolezza di sè.
Quando i codici morali sono sostituiti da codici materiali e
investono il mondo della scuola che è il luogo della formazione delle future
generazioni dove s’impara a vivere assieme, s’impara il rispetto reciproco ed il
rispetto delle regole, significa che si sta formando una società di furbi somari
e prepotenti e di onesti falliti e frustrati.
Proprio in questo periodo le cronache testimoniano,
quotidianamente, situazioni di questa natura.
Data 01 . 10. 2012
Elio Fragassi