Alto

Aggiornamento Attestati Bibliod'arte Carriera Classi Didattica Discipline Elaborati Incarichi Informatica Maturità Programmi Pubblicazioni Ricerca Scuola Titoli

ISTRUZIONE  ARTISTICA  SI,  FORMAZIONE  ARTISTICA  NO

Contributo pubblicato sul Forum del MIUR in data 20-12-2001 nella sezione "Una scuola per crescere"

Home page

        

Istruzione artistica si, formazione artistica no

 

        E' necessario un ripensamento generale dell'istruzione artistica, ponendola in relazione con la società di questo tempo che si caratterizza di tipo scientifico e tecnologico. E' necessario dare un taglio alle varie sperimentazioni che continuano a sperimentare (senza enucleare risultati) e definire una cornice chiara, all'interno della quale muoversi sulla base di esperienze, consolidate. L'unica cosa chiara è che non ha senso ricadere nella sterile suddivisione tra "licei" ed "istituti", tra "operatori intellettuali" ed "operatori manuali", così come non ha più senso parlare di cultura scientifica e umanistica tenendole scisse e distanti.

        Questo frazionamento è assolutamente da evitare giacché ogni espressione dell'uomo è un evento unico e d'insieme, quindi onnicomprensivo.

        Siccome il disegno è una delle espressioni più complete dell'uomo e rappresenta il segno tangibile del momento storico, esso prima di essere una mera espressione grafica è un processo, un'elaborazione mentale, quindi culturale, sulla scorta delle conoscenze, delle capacità elaborative, della sensibilità del singolo operatore. Il disegno è, quindi, fondamentalmente, "un pensiero" espresso in forma iconica.

        Nella società, come la nostra, è necessario sganciare l'esperienza estetico-artistica dal concetto dell'evento inventivo, intuitivo, superficiale, casuale, unico ed irripetibile, per agganciarlo ad un risultato ottenuto come processo metodologico, logico e congruente, strutturato secondo un procedimento, mai rigido, ma continuamente variabile, per essere in grado di rispondere, concretamente e compiutamente, alle domande ed alle sollecitazioni che provengono dal rapido evolversi del socio-culturale. Il disegno è un codice con cui è possibile analizzare, descrivere, verificare, ipotizzare e comunicare mediante segni grafici composti ed organizzati secondo leggi e regole codificate costituenti il linguaggio; linguaggio che opportunamente decodificato costituisce la comunicazione grafica come esplicitazione di un'idea, di un pensiero, di un'ipotesi, di un processo mentale, unico e diverso da soggetto a soggetto, volto ad arricchire noi stessi, il mondo e quindi la società. Proiettandola nel sociale, la comunicazione grafica, può essere finalizzata a vari e diversi campi dell'operare come quello progettuale; del restauro, conservazione e tutela dei beni artistici; della grafica pubblicitaria, della televisione, della computer art, dell'illustrazione dei giornali, della simulazione tridimensionale, della gestione di linguaggi CAD, del Web designer.

        Alle sezioni derivanti dalla vecchia "Scuola d'arte e mestiere" e ai programmi del Liceo inteso come scuola propedeutica per l'accesso alla facoltà di Architettura e/o all'Accademia di Belle Arti, è necessario sostituire percorsi finalizzati alla formazione di figure professionali aderenti al tempo.

 

Data 20.12.2001

Elio Fragassi