Farindola: Operosità
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Molino
I documenti sono reperibili presso l'Archivio di Stato di Teramo nel fondo dell'Intendenza Francese |
Copia = Provincia di Teramo = Distretto di Penne = Comune di Farindola=
Oggi li trenta del mese di Gennaro anno mille ottocento tredici, essendosi nella sala del Comune proceduto alla licitazione dell’affitto del molino di questo medesimo Comune, giusta l’estratto di matrice, che si inserisce nel presente atto, per la durata di un quadriennio sull’offerta presentata da Giuseppe Salvitti, ed approvata dall’ Ill.mo Sig. Sottointendente del distretto con sua de dieci di detto mese di Gennaro, da incominciare dal 1° Gennaro anno corrente, e terminare a tutto dicembre mille otto cento sedici, secondo fu pubblicato con affisso de 13. detto mese di Gennaro, sono comparsi a licitare Giuseppe Salvitti, e Zopito Tinacci, i quali nella gara della candela hanno portato detto affitto con i seguenti patti a lire due mila due cento novanta due, e centesimi quaranta annui, per la qual somma dopo essersi gridato tre volte dal Banditore, ed esser scorso il termine legitimo, si è essi ----- la candela a beneficio del sudetto Giuseppe Salvitti, al quale in questa seconda, ed ultima licitazione, come magior offerente, si è aggiudicato l’affitto pel concluso prezzo di lire due mila duecento novanta due, e centesimi quaranta per ogni anno, e per la durata di anni quattro, da incominciare da primo Gennaro mille ottocento tredici, e terminare a tutto dicembre mille ottocento sedici, coi seguenti patti, e condizioni di già convenuti; cioè:
1°= Che siccome trovasi provisoriamente per mancanza di ----- posto nel possesso del molino fin dal 1° Gennaro corrente anno Donato di Francesco, e questo avendo tenuto per un mese continuo il detto molino, e la molitura si è dallo stesso appropriata, così la rata di affitto corrispondente ad un mese, il Cassiere Comunale si abbia a dirigere contro lo stesso, e scomputarsi all’aggiudicatario sull’intiero estaglio dell’anno corrente, cioè, che sia tenuto di pagare solamente undici dodicesimi, ed un dodicesimo il Di Francesco=
2°= Che il Comune consegnerà all’affittatore il molino con due macine con tutti gli ordegni operosi, e questo poi mantenersi nel decorso del quadriennio a spese dell’affittatore, all’infuori però, che bisognando nel decorso dell’affitto gli edificj nuovi qualunque debbono questi farsi dal Comune =
3°= Che sia lecito di esigere da macinarsi la solita molitura di due misure, per ogni salma sì per il grano, che per i controveci, e di far uso delle attuali misure esistenti in detto Molino, e non altrimenti =
4°= Che bisognando di ricostruirsi la forma nuova, o qualunque pezzo di essa, venendo a perire per caso fortuito; o per alluvione, o altro, il Comune è tenuto formarla a sue spese, e solamente bisognandoci qualche piccolo accomodo, andrà a carico del sudetto offerente, come pure di qualunque altro accomodo di canale, retrecini, ed altro, eccettuati i rinovi come si è detto nell’articolo 2: =
5°= Che venendosi a custroire nuovi molini dentro il tenimento di questo Comune nel decorso del presente affitto, in questo caso resterà l’affitto nullo, opure il comune scomputerà l’estaglio a proporzione della perdita, che ne potrebbe risentire, e ciò a piacere di esso offerente=
6°= Si obliga finalmente di osservare tutte le altre convenzioni apposte nell’affisso pubblicato ai 16.Agosto scorso anno, e che non siano contrarie a quanto già detto di sopra=
Nella qual maniera, patti, e condizioni si è aggiudicato l’affitto pel concluso prezzo di lire due mila duecento novantadue, e centesimi quaranta, pagabili mese per mese, come ha promesso di pagare, avendolo assicurato, e plegiato Conte Carusi in forza di espromissione senza beneficio d’ordine, o divisione. Se n’è quindi formato il presente processo verbale in doppio, uno del quale si è consegnato
ad esso contraente oggi il dì ed anno come sopra.
+ segno di croce di Giuseppe Salvitti aggiudicatario = Io Claudio Conte Carusi Pleggio = Sabatino Pompili Sinadaco = Nicola Carusi Conte = Giuseppantonio Giancola Testimonio = Berardino Cirone Teste = Saverio Cotellucci Testimonio.
Ricevuto per l’affitto lire quarantasei___________________________________________46
Per la Cauzione lire ventitre__________________________________________________23
Pel ------ sei lire e novanta centesimi_____________________________________________6.90
_____________
£ 75.90
Guarnirei - - - - - - - - - - - - - - - -
Per copia conforme
Sabatino Pompilj Sindaco
Carusi Conte
Apprezzo che si forma da Noi sottoscritto Perito per la riformazione del Letto nuovo della Macina nel Molino di questo Comune di Farindola non essendo più servibile l’esistente, di modiche la detta Macina si trova a terra non potendo fare la sua funzione.
Per manifattura dell’------- nuovo_________________________________________________£ 17:60
Per N° otto pezzi nuovi servibili per detto letto essendovene pochi buoni___________________£ 55:00
Per accomodatura, o sia manifattura di detto letto____________________________________£ 17:60
Per matoni n° 40______________________________________________________________£ 1:32
Per calce salma 1 ½ ____________________________________________________________£ 1:32
Per il palaferro nuovo toltone il ferro vecchio non più servibile___________________________£ 22:00
Per riponete a Farina la macina___________________________________________________.£ 4:40
____________
Totale___________£119:24
Fatto in Farindola li 21 Giugno 1814
+ Segno di croce di Zopito Tinacci Perito eletto
Saverio Cotellucci perito
Certificato vero da Noi Eletto di Polizia e Deputati destinati per la sorveglianza del Travaglio
Farindola li 21 Giugno 1814
Luigi Cirone 1° eletto
Vincenzo Carusi deputato
Nicolantonio del Priore depotato
Visto da me Sindaco del Comune
Sabatino Pompilj
Noi sotto eletto di Polizia, e deputati destinati alla sorveglianza del travaglio, essendoci portato nel Molino di possesso di questo Comune di Farindola, onde riconoscere se il Travaglio seguito per il letto nuovo di una macina d’esso Molino sia stato eseguito in tutte le sue parti, giusta l’apprezzo formato all’oggetto, abbiam ravvisato, che il detto travaglio sia stato di già bene eseguito dal Molinaro Anselo Falsone, e che gli oggetti descritti nell’apprezzo pervenuto all’oggetto siano stati impiegati per quest’opera, che riconosciamo eseguita in tutto, di modo che la macina fà bene le sue funzioni. Noi abbiamo perciò formato il presente atto in Farindola oggi li 27 Giugno 1814
Luigi Cirone 1° eletto
Vincenzo Carusi deputato
Nicolantonio del Priore depotato
Visto da me sindaco del Comune
Sabatino Pompilj
Io qui sotto Eletto di Polizia del Comune di Farindola, essendomi portato per conto del Sig. Sindaco del Comune medesimo nel Molino di ----- del Comune onde riconoscere se il letto di una delle Macine ivi esistenti era nello stato di servire, e fare le sue funzioni, ho trovato che la detta Macina era a Terra non potendo più macinare le Biade, a causa che il letto della medesima si è reso inutile; e non più suscettibile di fare le sue funzioni, per cui hò stimato riformarsi con sollecitudine; attesoche il Comune ci potrebbe risentire risentire detrimento con rimanere inoperosa la detta macina per la causa suddetta. Ne hò perciò formato il presente atto in triplice spedizione.
Luigi Cirone 1° eletto
Sabatino Pompilj
Penne li 4.Luglio 1814
Il Sottintendente
del Distretto
Al Signor Intendente della Provincia
Signor Intendente
Dal sottintendente
Il Consigliere d’Int.
Oliva