Farindola: Operosità
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Chiesa Parrocchiale
I documenti sono reperibili presso l'Archivio di Stato di Teramo nel fondo dell'Intendenza Francese |
Penne li 14.Dicembre 1812
Il sottintendente del Distretto di Penne
Al Signore Intendente della Provincia
Signor Intendente
In esecuzione dei vostri ordini dei 4. del corrente ho l’onore di accludervi il foglio di Perizia, ed il Processo Verbale di urgenza formati per gli oggetti da provvedersi, e le riparazioni da farsi nella Chiesa di Padronato del Comune di Farindola. Siccome il foglio di Perizia fa ascendere la spesa a lire due e centesimi 74 maggiore della somma stabilita ne Bugetto così vi prego Sig. Intendente nell’autorizzare il Sindaco suddetto per la spesa degli oggetti e riparazioni indicati permettergli di desumere dalle imprevedute la piccola somma mancante.
Gradite vi prego gli attestati del mio rispetto
Apprezzo, che si forma da me sottoscritto Mastro Fabricatore per accomodi necessari nella Chiesa matrice di questo Comune di Farindola, fatto per ordine del Sig. Sindaco del medesimo.
Per accomodo del tetto di detta chiesa occorrono numero cinquecento coppi, valutati col porto Lire___________________________33.00
Per calce necessaria per fermare i coppi e canali nelli muri di detta chiesa, in salme cinque col porto Lire_______________________5.28
Per salme dieci arena Lire___________________________________________________________________________________2.20
Per maestria, cioè giorni dieci per rivoltare il tetto e per fabbricare i coppi ne muri Lire___________________________________ 17.60
Per numero quaranta vetri necessari per due vetrate in detta chiesa rotte dal vento Lire____________________________________ 8.80
Per piombo necessario per le medesime Lire_____________________________________________________________________ 4.40
Per maestria Lire_________________________________________________________________________________________ 5.28
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76.56
Vincenzo Cirone fabbricatore
Visto e certificato vero da noi eletto di Polizia, e Deputati destinati per la sorveglianza del travaglio.
Farindola 16.marzo 1813
Luigi Cirone 1° eletto
Saverio Cotellucci Deputato
Vincenzo Carusi Deputato
Visto da me Sindaco del Comune
Sabatino Pompilj Sindaco
Penne lì 25 Marzo 1813
Il sottintendente del Distretto
Al Signor Intendente della Provincia
Signor Intendente
Ho l’onore di accludervi un foglio di perizia formata per alcune riparazioni, che occorrono alla Matrice Chiesa del Comune di Farindola. Io vi prego Sig. Intendente di autorizzare, quel Sindaco a farle eseguire, mediante la somma di Lire 76.56 riportata in detta perizia.
Gradite vi prego gli attestati del mio rispetto.
Teramo lì 29 marzo 1813
L’Intendente
Al Sig. Sottointendente
In Penne
Sig. Sottointendente nella vostra lettera del 25 corrente avete unito un foglio di perizia dimostrativa della spesa che occorre per accomodare i tetti e la vetrata nella detta Chiesa di Farindola, e così avete proposto di potersi autorizzare quel Sindaco ad eseguirla.
Di rescontro mi occorre di osservarvi che nell’anno scorso si autorizzò anche la spesa istessa per ---- oggetti, come potrete compiacervi di rilevare dalla lettera del 17. dicembre ultimo. Per conseguenza non saprei persuadermi, come nel decorso di pochi mesi nei tetti, e la vetrata di detta Chiesa vi sia bisogno di nuove riparazioni, ------ che mi farebbe credere la poca ----- e la cattiva tenuta della Chiesa.
Vi prego perciò di volermi dare altre dilucidazioni sull’assunto, ed ---l’onere.
Penne lì 11. Giugno 1813
Il SOTTINTENDENTE del Distretto
Al Signor Intendente della Provincia
Signor Intendente
Dietro la vostra pregiatissima dei 29. marzo ultimo feci sentire al Sindaco di Farindola com’Egli domandava di nuovo il permesso per far eseguire le riparazioni per i tetti e vetrate della Chiesa, avendo per questo ricevutane l’autorizazione dentro del mese di Dicembre dell’anno scorso. In risposta il detto Sindaco mi riferisce, che sebbene il suo antecessore avesse richiesta, ed ottenuta tale autorizazione , pure, che non fece seguire che piccoli accomodi nel tetto lasciandolo in buona porzione rovinato, e coprire con tela l’organo ed il tabernacolo, per cui la spesa fù mite che ora il detto tetto ha bisogno di essere intieramente rivoltato, per cui vi necessita quella quantità dè coppi, calce, arena, e maestria riportata nella perizia; che le vetrate non essendo state raccomodate, e dai venti maggiormente rovinate hanno bisogno di urgenti riparazioni. In questo stato di cose vi prego Sig. Intendente di accordare al detto Sindaco la domandata autorizzazione.
Gradite vi prego gli attestati del mio rispetto.
Teramo lì 14 Giugno 1813
L’Intendente
Al Sig.re Sotto Intendente
In Penne
Sig.re Sotto Intendente
Per determinare con accerto la mia autorizzazione della spesa che occorre nel Comune di Farindola per l’accomodo del tetto e delle vetriate nella Chiesa Parrochiale, mi occorre di accertare la spesa che il passato Sindaco erogò per il primo, e quale somma occorsa per coprire l’organo, ed il Tabernacolo.
Compiacetevi per mezzo di noi -----Perito fare copia ---- mandare queste spese, e --- in seguito per la ulteriore risoluzione da prendersi.
In tale previsione ha l’onore.
Il qui sottoscritto per segno di croce non sapendo scrivere Anastasio De Amicis di professione sarto, essendosi portato nella Chiesa Parrocchiale di questo Comune per ordine del Sig. Sindaco del Medesimo, onde apprezzare gli accomodi fatti nel tetto, e vetrate di essa chiesa nel passato anno 180 dodici [1812] non che il manto per coprire l’organo, ed il Tabernacolo, ha trovato quanto segue.
Nel tetto non si è osservato verun accomodo fatto, e solamente per detto del sagrestano si è riparato, che nell’anno sudetto mille ottocento dodici il passato Sindaco di quel tempo dal dal fabbricatore Vincenzo Cirone vi furono posti verso la parte di mezzogiorno numero trenta coppi. Nelle vetrate poi non si scorge verun accomodo, trovandosi le medesime rotte.
Solamente si vede essersi in detto anno coperta la facciata di avanti dell’Organo, ed il tabernacolo di tela stampata, e questa misurata si è trovata di canne tre per l’organo, e di una canna per il Tabernacolo, e vi è occorsa la seguente spesa:
Per le canne tre di tela stampata posta nell’organo alla ragione di lire tre, e cent. 52 la canna___________________Lire 10.56
Per la canna una di detta tela per il Tabernacolo a detta ragione________________________________________ Lire 3.52
Per manifattura de medesimi___________________________________________________________________ Lire 1.76
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In uno la spesa somma______ Lire 15.84
Onde Farindola lì due Luglio 1813
+ sego di croce di Anastasio de Amicis Sartore
Saverio Cotelucci testimonio
Vincenzo Cirone testimonio
Penne lì 5 Luglio 1813
Il SOTTINTENDENTE del Distretto
Al Signor Intendente della Provincia di
Teramo
Signor Intendente
In esecuzione dei vostri ordini dei 14 dello scorso ho l’onore di accludevi la perizia formata per la spesa erogata dal passato Sindaco di Farindola sulla Chiesa di quel Comune. Il Sindaco attuale mi ha riferito, che nella perizia non sono compresi gli accomodi eseguiti, per cui gli occorrenti deve erogarsi la spesa riportata nel foglio di perizia formata all’oggetto, e che io vi ho fatto passare.
Mi ha fatto dippiù conoscere, che gli accomodi cennati sono della massima urgenza. Vi prego perciò Sig.re Intendente di accordargli con sollecitudine la domandata autorizzazione.
Gradite i sentimenti del mio profondo rispetto.
g. M. g.
Si certifica da me sottoscritto Economo Curato di S. Nicola di Bari delComune di Farindola, come tanto nella Chiesa Parrocchiale, che nella sacrestia della medesima essendo i tetti rovinati dal vento, così ne tempi piovosi viene bagnata dimodoche, ne cassoni ove si conservano i paramenti vengono i medesimi passati dalle acque ; onde per la necessità richiesto ho formato il presente di mia propria mano, e l’ho valicato col sogello di questa Curia, in fede
Farindola li sedici agosto mille ottocento tredici 1813
Francesco Frattaroli Economo Curato
Penne lì 27.Agosto 1813
Il SOTTINTENDENTE del Distretto
Al Signor Intendente della Provincia
Signor Intendente
A dì 6 settembre
si è autorizzato il sindaco ad erogare
il dedotto oggetto Lire 15.84
Il Sindaco di Farindola continua ad insistere in questa Sott’intendenza per l’autorizazione delle riparazioni necessarie nel tetto, e nelle vetrate della Chiesa, e per farmi conoscere l’urgenza mi ha passato un certificato dell’Economo Curato, che vi rimetto. E’ qualche tempo, Sig. Intendente, che vi ho rimesso la corrispondente perizia, vi prego ora di sollecitare a detto Sindaco la domandata autorizazione.
Gradite gli attestati del mio dovuto rispetto.
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