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OPERAZIONI GEOMETRICHE : SEZIONE RIGATA DI SOLIDI A FACCE |
Sezione punteggiata | Sezione rigata |
Presentazione | |
Presentazione
Si ricorda, anzitutto, che la sezione è una operazione geometrico-descrittiva che si esegue per mezzo di un piano detto, appunto, piano di sezione. Come tale esso può essere considerato come punteggiato (costituito da punti) o piano (costituito da rette).
Se si riguarda il piano come "piano rigato" allora è necessario individuare i lati del poligono della "sezione rigata" come segmenti di rette ottenuti dalla intersezione dei contenenti le facce del solido con il piano di sezione assegnato.
Sviluppando queste operazioni di intersezione si determineranno tante rette quante sono le facce del solido. Isolando, poi, le porzioni di rette appartenenti alle facce del solido si identificano i lati del poligono rigato e quindi la "sezione rigata" risultante come sviluppato nell'esempio che segue.
La verifica di correttezza dell'operazione si esegue mediante l'applicazione delle condizioni di appartenenza ed in particolare dell'appartenenza tra retta e piano secondo la seguente legge (r Î a) Û (a Ì r)
Esempio
Definito l'abaco degli elementi geometrici del solido si sviluppa un esempio che analizza l'intersezione del piano assegnato con ogni singola faccia del solido per definire tutti i segmenti di retta delle facce di sezione mettendo a confronto le Elaborazioni grafiche con l'Analisi teorica e concettuale allo scopo di analizzare e discutere le risultanze delle procedure operative mediante considerazioni e note.
Indice dei paragrafi |
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Abaco solido |
Definizione teorica |
Base ABC | Faccia lateraleABV | Faccia laterale BCV | Faccia laterale ACV | Sezione base | Sezione facce laterali | Intersezione sezioni | Sezione risultante | Verifiche finali |
Elaborazioni grafiche |
Analisi teorica e concettuale |
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Risultanze operative, considerazioni e note |
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Sia assegnata una piramide retta a base triangolare da sezionare mediante un piano generico a
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Abaco del solido | |||||||||||||||
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Punti collocati nello spazio del primo diedro |
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Spigoli del solido riguardati come segmenti variamente collocati nello spazio del primo diedro. Si ricorda che estendendo il segmento si ottiene la retta di cui ne rappresenta una porzione |
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Facce del solido riguardate come porzioni di superfici piane variamente orientate nello spazio del primo diedro. Si ricorda che per tre unti non allineati e non coincidenti passa uno ed un solo piano. |
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Algoritmo grafico
Elaborazione grafica della procedura risolutiva di: (A,B,C)Îb Ç a®(XY)
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Algoritmo. Definizione teorica dei passaggi della procedura risolutiva |
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Per determinare la sezione rigata di un solido è necessario, anzitutto, ricercare e definire i piani che contengono le diverse facce. quindi applicare ad ogni piano i tre passaggi procedurali come sintetizzati nell'algoritmo grafico di seguito descritto e sviluppati nell'elaborato grafico posto a sinistra. Ricordiamo,anzitutto, che un piano può essere individuato e definito mediante uno dei seguenti quattro metodi. a)Assegnando tre punti non allineati e non coincidenti. b)Assegnando una retta ed un punto non appartenente alla retta. c)Assegnando due rette parallele. d)Assegnando due rette incidenti. 1)Ricerca e definizione del piano b passante per i tre punti A,B,C. 2)Definizione dell'intersezione del piano a assegnato con il piano b trovato. 3)Risultati geometrici della procedura grafica 4)Analisi geometrica dei risultati. |
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Ricordato quanto sopra e volendo utilizzare il modo a) si eseguono in ordine i seguenti tre passaggi. 1) Considerando i punti (A,B,C) vertici di una figura piana se ne determina il piano b che la contiene. 2) Con il secondo passaggio si esegue l'intersezione tra il piano assegnato a e il piano trovato b generando la retta x. 3) Con il terzo passaggio si esegue l'intersezione della retta x con i lati della figura piana faccia del solido determinando il segmento risultante e lato della figura piana di sezione. 4) Analisi del risultato Gli estremi del segmento (lato della sezione) sono identificati dai punti X(X', X") e Y(Y', Y") perché appartengono ai lati del triangolo mentre il punto Z(Z', Z") appartiene alla retta c contenente, il lato, ma non al lato del triangolo; quindi è un punto esterno al solido. |
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Elaborazione grafica della procedura risolutiva di: (A,B,C)Îb Ç a®(XY)
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Base A,B,C della piramide |
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Per la determinazione del piano utilizziamo la modalità evidenziata al paragrafo precedente ( Algoritmo grafico) indicata con la lettera a considerando i tre vertici della base come tre punti distinti, non coincidenti ed a quota costante. La procedura risolutiva prevede lo sviluppo grafico dei passaggi indicati con i numeri 1), 2), 3) con la relativa analisi del risultato |
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1) Mediante le rette (a,b) contenenti rispettivamente gli spigoli (AB) e (BC) si determinano le tracce (t1b; t2b) del piano b(//p1+ ^p2+) che risulta essere un piano orizzontale. 2) Intersecando il piano a assegnato con il piano b trovato (aÇb)si genera la retta orizzontale x(//p1+ Ðp2+) con T¥1x impropria e T2xÎt2a. 3) La retta x interseca le rette (a,b) contenenti i lati del triangolo di base definendo i seguenti punti: (xÇa ® RÏAB); (xÇb ® YÎBC); (xÇc ® XÎAC) 4) Analisi del risultato Analizzando la collocazione dei punti ottenuti si evidenzia quanto di seguito: Il segmento (RX) Ï al triangolo (ABC) base della piramide. Il segmento (XY) Î al triangolo (ABC) base della piramide.
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Elaborazione grafica della procedura risolutiva di: (A,B,V)Îb Ç a®(ZW)
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Faccia laterale ABV della piramide |
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Per la determinazione del piano utilizziamo la modalità evidenziata al paragrafo precedente ( Algoritmo grafico) indicata con la lettera a considerando i tre vertici della faccia laterale come tre punti distinti, non coincidenti comunque collocati nello spazio del diedro. La procedura risolutiva prevede lo sviluppo grafico dei passaggi indicati con i numeri 1), 2), 3) con la relativa analisi del risultato. |
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1) Mediante le rette (a,b) contenenti rispettivamente i lati (AB) e (AV) del triangolo della faccia laterale e spigoli della piramide, si determinano le tracce (t1b; t2b) del piano generico b(Ðp1+ Ðp2+). 2) Intersecando il piano a assegnato con il piano b trovato (aÇb)si genera la retta generica x(Ðp1+ Ðp2+) con entrambe le tracce reali nel secondo diedro. 3) La retta x interseca le rette (a,b) contenenti i lati del triangolo della faccia laterale definendo i seguenti punti: (xÇa ® RÏAB); (xÇb ® ZÎAV); (xÇc ® WÎBW). 4) Analisi del risultato Analizzando la collocazione dei punti ottenuti si evidenzia quanto di seguito: Il segmento (RZ) Ï alla faccia laterale (ABV) della piramide. Il segmento (ZW) Î alla faccia laterale (ABV) della piramide. |
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Elaborazione grafica della procedura risolutiva di: (B,C,V)Îb Ç a®(YW)
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Faccia laterale BCV della piramide |
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Per la determinazione del piano utilizziamo la modalità evidenziata al paragrafo precedente ( Algoritmo grafico) indicata con la lettera a considerando i tre vertici della faccia laterale come tre punti distinti, non coincidenti comunque collocati nello spazio del diedro. La procedura risolutiva prevede lo sviluppo grafico dei passaggi indicati con i numeri 1), 2), 3) con la relativa analisi del risultato. |
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1) Mediante le rette (a,b) contenenti rispettivamente i lati (BC) e (BV) del triangolo della faccia laterale e spigoli della piramide, si determinano le tracce (t1b; t2b) del piano generico b(Ðp1+ Ðp2+). 2) Intersecando il piano a assegnato con il piano b trovato (aÇb)si genera la retta generica x(Ðp1+ Ðp2+) con entrambe le tracce reali nel primo diedro. 3) La retta x interseca le rette (a,b) contenenti i lati del triangolo della faccia laterale identificando i seguenti punti (xÇa ® YÎBC); (xÇb ® WÎBV); (xÇc ® SÏCV). 4) Analisi del risultato Analizzando la collocazione dei punti ottenuti si evidenzia quanto di seguito: Il segmento (YW) Î alla faccia laterale (BCV) della piramide. Il segmento (YS) Ï alla faccia laterale (BCV) della piramide. |
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Elaborazione grafica della procedura risolutiva di: (A,C,V)Îb Ç a®(XZ)
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Faccia laterale ACV della piramide |
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Per la determinazione del piano utilizziamo la modalità evidenziata al paragrafo precedente ( Algoritmo grafico) indicata con la lettera a considerando i tre vertici della faccia laterale come tre punti distinti, non coincidenti comunque collocati nello spazio del diedro. La procedura risolutiva prevede lo sviluppo grafico dei passaggi indicati con i numeri 1), 2), 3) con la relativa analisi del risultato. |
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1) Mediante le rette (a,b) contenenti rispettivamente i lati (AC) e (AV) del triangolo della faccia laterale e spigoli della piramide, si determinano le tracce (t1b; t2b) del piano generico b(Ðp1+ Ðp2+). 2) Intersecando il piano a assegnato con il piano b trovato (aÇb)si genera la retta generica x(Ðp1+ Ðp2+) con entrambe le tracce reali nel primo diedro. 3) La retta x interseca le rette (a,b) contenenti i lati del triangolo della faccia laterale identificando i seguenti punti (xÇa ® XÎAC); (xÇb ® ZÎAV); (xÇc ® SÏCV). 4) Analisi del risultato Analizzando la collocazione dei punti ottenuti si evidenzia quanto di seguito: Il segmento (ZX) Î alla faccia laterale (ACV) della piramide. Il segmento (XS) Ï alla faccia laterale (ACV) della piramide. |
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Rigata della base
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La retta d'intersezione del piano a con il piano della base determina i due segmenti consecutivi, appartenenti alla retta x d'intersezione, identificati dai seguenti estremi R(R'; R"), X(X'; X"), Y(Y';Y"). Analizzando i due segmenti si evince che: mentre il segmento (XY) appartiene al triangolo della base del solido perchè gli estremi X ed Y appartengono, rispettivamente agli spigoli seguenti XÎ(AC), YÎ(BC); il punto R risulta essere esterno al triangolo della base tanto che RÏ(AB) ma ad una sua estensione. Si deduce che il piano a taglia la base della piramide nel segmento XY definendo, così un lato del poligono di sezione della figura piana da ricercare
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Rigata delle facce laterali
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Sezione delle facce laterali |
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Il piano a intersecando i piani delle facce laterali della piramide determina tre segmenti consecutivi i cui estremi sono identificati dai seguenti punti Z(Z';Z"), W(W';W"), S(S',S") che costituiscono i vertici della spezzata chiusa triangolare (ZWS). Analizzando singolarmente gli elementi si evince che: mentre il segmento (ZW) ha gli estremi sui lati dalla faccia (spigoli della piramide) tanto che ZÎ(AV) e WÎ(BV); i segmenti (ZS) e (WS) hanno l'estremo S esterno allo spigolo (CV) del solido tanto che SÏ(CV). I due segmenti (ZS) e (WS) intersecano gli spigoli della base rispettivamente in X ed Y ,già analizzati al paragrafo precedente, per cui si ha: (ZS)=(XZ)+(XS) e (WS)=(WY+YS). I segmenti distinti (ZX) e (WY) sono le porzioni appartenenti alle relative facce del solido perchè gli estremi appartengono agli spigoli del solido (ZX)Î(ACV), ((WY)Î(BCV): quindi al solido. I segmenti consecutivi (XS) e (SY) sono, invece, esterni al solido e pertanto non fanno parte del poligono di sezione. |
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Intersezione delle sezioni rigate |
Intersezione delle sezioni e definizione del poligono risultante |
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Intersecando, a loro volta, le due sezioni (sezione della base e sezione delle facce laterali) si ottiene il poligono risultante dell'operazione di sezione della piramide con il piano a. Infatti il triangolo (XWS) risulta essere costituito dal triangolo esterno (XYS) e dal quadrilatero (XZWS) che ha i vertici appartenenti agli spigoli del solido: XÎ(AC), ZÎ(AV), WÎ(BV), YÎ(BC) Il lato (XY) comune sia al triangolo sia al quadrilatero individua e separa la porzione di sezione virtuale (esterna al solido) da quella reale (appartenente al solido ed identificata dal quadrilatero chiuso (XZWS) i cui lati appartengono alla base ed alle facce laterali della piramide. |
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Sezione risultante |
Analisi della sezione risultante e tipologia dei segmenti |
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Riunendo in una unica immagine i risultati delle differenti operazioni si identifica il quadrilatero concavo costituito dai seguenti lati: (RW), (WS), (SX), (XR) appartenenti ad altrettante rette del piano rigato a che taglia la base e le facce della piramide in oggetto. I prolungamenti (XZ) e (XY) rispettivamente del lato (SX) e del lato (XR) del poligono tagliano il quadrilatero concavo isolando due triangoli esterni al solido (RXZ) e (XYS) ed un quadrilatero convesso che costituisce la sezione risultante avente i lati (XZ), (ZW), (WY), (YZ) appartenenti alle facce ed alla base del solido. |
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Verifica mediante le leggi dell'appartenenza
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Per verificare la correttezza dell'operazione e quindi del risultato possiamo applicare le leggi dell'appartenenza tra piano e retta. Infatti se il poligono risultante è una porzione del piano a che ha tagliato il solido definendone la figura piana di sezione, la stessa deve appartenere al piano e, quindi, tutte le rette (x, y, z, w) contenenti i lati devono essere rette del piano a e conformarsi alla legge descrittiva che impone alle tracce di una retta r essere punti delle tracce del piano secondo quando sintetizzato nello schema posto di seguito.
Infatti, estendendo i segmenti che costituiscono i lati della figura piana si ha: (XY)Îx ®(T¥1xÎt1a ;T2xÎt2a) dove la traccia impropria T¥1x implica che sia (x'//t1a). (XZ)Îy ® (T1yÎt1a ; T2yÎt2a) (WZ)Îz® (T1zÎt1a ; T2zÎt2a) (WY)Îw®(T1wÎt1a ; T2wÎt2a)
Con questa verifica si ha la certezza che il quadrilatero risultante sia una figura piana appartenente al piano di sezione perchè tutte le tracce delle rette contenenti i lati del poligono stanno sulle rispettive tracce del piano di sezione. |